Se dici Rock dici Elvis e viceversa. Il cantante, attore e musicista statunitense, infatti, è tutt’oggi considerato un’icona del rock e figura simbolo di un periodo d’oro per la musica americana capace di imporsi in tutto il mondo con sonorità nuove e balli rivoluzionari per l’epoca. Non sfuggirà, infatti, il soprannome di Presley, ossia Elvis the Pelvis così detto per il particolare movimento del bacino che effettuava durante i suoi concerti.
Nato nel 1935 a Tupelo, nello stato del Missisipi, Elvis Aaron Presley aveva origini umili. Viveva in una casa molto semplice con i genitori che svolgevano lavori saltuari. Fin da piccolo manifesta forti propensioni per l’attività canora e musicale, tanto che una sua insegnante delle elementari lo spinge a partecipare a concorsi nei quali si mette in evidenza.
A causa delle modeste condizioni della famiglia Elvis inizia a lavorare molto presto per una ditta che si occupava di impianti elettrici e, proprio durante uno dei suoi turni di lavoro si imbatte in una piccola casa discografica, la Sun Records, che permetteva a chiunque di registrare un disco per pochi dollari, cosa che fece anche Elvis che incise la ballata My Happiness che regalò ala madre. Anche il proprietario della Sun Records, Sam Phillips, ebbe modo di ascoltare il disco e, intuendone le potenzialità, iniziò una collaborazione con Presley. Inizia così la carriera del più grande interprete al mondo della musica rock and roll.
In oltre vent’anni di carriera ai masimi livelli Elvis dà vita a una produzione musicale davvero notevole, senza considerare i moltissimi concerti tenuti quasi tutti negli Stati Uniti, se si eccettuano sei concerti tenuti nel vicino Canada. Ma i suoi dischi fori dai confini americani ci arrivarono, eccome. I suoi dischi approdarono più volte nella top chart della rivista Billboard e riuscì a piazzare i suoi dischi in veta alle classifiche di vendita del mercato britannico, uno dei riferimenti mondiali. In 24 anni ha pubblicato 61 album e ha venduto oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo.